Subentrare dalla panchina ed essere decisivi non è mai facile. Soprattutto in un primo tempo dove, nonostante la superiorità numerica e il gol del momentaneo pareggio di Burdisso, si faceva fatica a giocare serenamente e concluderlo il svantaggio ne è stata una conseguenza. Poi nella ripresa un altro Ceriale, con un piglio decisamente migliore rispetto ai primi quarantacinque minuti. Giacomo Piu riacciuffa e chiude l’incontro, ma in mezzo c’è la rete del 3-2 di Marco Giguet che gela il Pra’ FC e fa esultare il Merlo. Il “Divin Codino“, anche se al momento non ce l’ha più, si è reso subito a disposizione della squadra con un’incornata vincente.
“Sapevamo che sarebbe stata una partita difficile contro una squadra tosta che si trovava sopra di noi in classifica – dichiara Giguet ai microfoni del club -. Quando abbiamo avuto più pazienza nel giro palla siamo riusciti a trovare gli spazi giusti per poter essere pericolosi e finalizzare. Una vittoria che serve al nostro percorso. Adesso siamo già concentrati sul recupero con la Campese dove siamo consapevoli dell’importanza di poter dare continuità, pur giocando su un campo molto difficile”.
“Marco è un giocatore importantissimo ed un’appoggio per i tanti giovani che ci sono. Io ed il direttore lo abbiamo scelto perché, sin dai tempi in cui giocavamo insieme nell’Alassio FC, si era dimostrato un ragazzo per bene, uomo prima che giocatore“. Parole di mister Brignoli che il difensore classe 1995 ha particolarmente apprezzato: “A Ceriale ho trovato un ambiente che ti mette in condizione di fare il meglio possibile. Esiste una sinergia fantastica tra staff, giocatori e società che permette di lavorare al meglio alla crescita di questo gruppo, di cui fanno parte davvero tanti giovani interessanti. Stiamo facendo tutti un gran percorso di crescita e personalmente, grazie al lavoro e alle richieste dello staff, sto imparando davvero tanto. Io e i compagni più “vecchi” cerchiamo di essere da esempio dal punto di vista umano, cercando di trasmettere i giusti valori e comportamenti che richiede l’essere parte di uno spogliatoio sano. E devo dire che si è creato davvero un gruppo solido e di prospettiva“.