Venti lunghi anni all’interno dell’ambiente cerialese, vivendo quindi la sua evoluzione nel tempo. Amerigo Bianchetti è una vera e propria colonna portante per la nostra società, contribuendo alla crescita di tantissimi giovani portieri con il suo prezioso lavoro.
“Il livello a Ceriale è decisamente buono per la categoria – analizza Bianchetti ai nostri microfoni -. I nostri portieri vengono spesso cercati fuori anche da squadre professionistiche. Sono felicissimo perché si lavora sempre in prospettiva futura e partendo dalle basi. Credo sia importante lavorare sulla tecnica del giocatore, salendo di livello gradino dopo gradino. Poi ci vogliono ovviamente delle doti naturali. Come stimolare i ragazzi? Con loro mi piace avere un rapporto quasi amichevole, ‘bastone e carota’ dico sempre. La soglia d’attenzione dei più piccoli è molto limitata, per esempio. Voglio che escano dall’allenamento stanchi ma contenti, ci dev’essere sempre la parte ludica assieme a quella istruttiva. Solo facendo così continueremo a mantenere tanta presenza”.
E più nello specifico il percorso parte dalla Prima Squadra fino al Settore Giovanile: “Quest’anno abbiamo Alessandro Vinci che deve riconfermarsi dopo un campionato a dir poco strepitoso fatto l’anno scorso. Al suo fianco ha un elemento d’esperienza come Matteo Luppi, grande persona proveniente da categorie più alte che ha dato un impatto positivo agli allenamenti, assieme a quella giusta concorrenza tra portieri. Guardando sotto c’è stato il rientro di Piazza, che così come Gandolfo e Manti ha buone prospettive per esordire in Prima Squadra e mettere il naso nel calcio dei grandi. Il Settore Giovanile ha ottimi portieri e questa scuola direi sia conosciuta un po’ ovunque. Con gli allenatori c’è una grande collaborazione e questo è importantissimo”.
“Da portiere ero mediocre e ai miei tempi non esistevano i preparatori. Ho sempre avuto passione e sono riuscito a entrare nell’ambiente grazie a persone fantastiche come Davide Brunello, Nicola Rossi e Gabriele Molli. Come allenatore mi reputo bravo dai. Quest’anno è mio ventesimo anno qui e per me è un bel traguardo che mi riempie di soddisfazione. Nonostante parecchie richieste, non ho mai pensato di cambiare: per me questa è una famiglia che mi permette di lavorare in serenità con una grandissima collaborazione tra gli allenatori dell’ambiente”. Conclude così l’intervista il nostro mister Amerigo, una vera sicurezza per quanto riguarda la preparazione dei nostri estremi difensori.