La Prima Squadra reagisce ottimamente alla brutta sconfitta di Carcare vincendo 3-1 contro il Bragno nella sfida casalinga valevole per la tredicesima giornata del campionato di Promozione. Decide la doppietta di Pietro Secco e il ritorno al gol di Ronny Sacco dopo l’infortunio.
“Settimana scorsa non eravamo noi – dichiara Davide Brignoli -. Pensavo e speravo di non avere strascichi, infatti i ragazzi sono stati eccezionali. Hanno stretto i denti quando c’era da soffrire, riuscendo poi a fare buone cose con la palla tra i piedi. Sicuramente si può sempre migliorare. Non siamo stati brillantissimi come in altre partite però si può giocare peggio rispetto al solito ma vincere lo stesso: conta l’atteggiamento ed è stato molto buono. L’attenzione ai particolari fa la differenza in campionati come questo. Abbiamo lavorato tanto sui calci piazzati per evitare di subire gol evitabilissimi come contro il Pontelungo. Il Bragno ha fatto la sua onesta gara, sono una buona squadra secondo me. Però avevamo quel qualcosa in più, volevamo riscattarci da domenica scorsa e ci godiamo questi tre punti”.
Buona prova da subentrati anche per i nuovi arrivati, ovvero i gemelli Carastro e Giordano; “Questo è un gruppo che lavora sodo, molto giovane e, quindi, ci vuole poco a trovarsi in sintonia. Sono ragazzi speciali e gli era già stato detto in anticipo che nessuno si sarebbe mosso da Ceriale durante il mercato. Ci sono stati degli accorgimenti con altri giovani perché mi piace molto lavorare con loro. Con Umberto l’ambientamento è stato abbastanza facile, siccome si allena da due mesi con noi. I due gemelli Carastro sono arrivati venerdì e sono entrati a far parte della nostra famiglia. Gli ho detto che devono sentirsi subito a casa e queste cose oggi si sono viste. L’abbraccio del gruppo? Mi fa piacere perché viviamo tanto assieme. Se non c’è un’affinità all’interno dello spogliatoio si può andare in difficoltà. Così ci possiamo togliere delle soddisfazioni”.
Il prepartita ognuno lo vive a suo modo. C’è chi ascolta la musica da solo, chi vuole fare due passi in compagnia e chi decide di spendere quell’arco di tempo in maniera diversa. Il mister gioca a “Cirulla” in coppia con Giacomo Piu: “Un buon giocatore ma, come sul campo, deve imparare anche a carte. Siamo contro Corciulo e Luppi ma non c’è niente da fare: sono scarsi! Quella mezz’ora di svago ci deve sempre essere per rientrare negli spogliatoi belli agguerriti e concentrati. Chi vince di solito? Ovviamente io, da buon genovese non posso perdere a Cirulla“.